La villa pop di un architetto paesaggista - interni
Il fascino della Costa Azzurra rivive nella villa di famiglia a Nizza restaurata da Michele, architetto paesaggista, con una forte sensibilità per il colore.
Per definire lo stile interno, Michele ha creato un mix contemporaneo, ma non minimale e per certi versi “pop”, integrando la vista sul mare nell’esperienza abitativa.
In soggiorno il KK 4272 della Brown Chart è abbinato al verde delicato KK 3185, che, usato per il soffitto e il battiscopa crea un effetto raffinato e fresco. I toni del nero, del greige e del terracotta degli arredi si armonizzano con il parquet, mentre le pareti esaltano la luce naturale e regalano alla stanza un’atmosfera accogliente e sofisticata.
In cucina il KK 3213 della Brown Chart si inserisce con naturalezza nel contesto, abbinandosi ai mobili in legno scuro e ai pavimenti in maiolica. La stessa sfumatura è presente nella camera degli ospiti, definita dal parquet e dal soffitto bianco in KK 4270. Per il termo, invece, la scelta è ricaduta sul nero KK 3070, che crea un contrasto deciso e richiama alcuni arredi.
Nella camera da letto principale la protagonista è la tonalità KK 2846, un intenso blu oltremare che trasmette una sensazione di calma e amplifica la continuità tra il dentro e il fuori. Le nuance KK 1366 e KK 1301, utilizzate rispettivamente per il pavimento e il battiscopa, bilanciano la composizione, mentre i tessuti riprendono la palette con texture morbide e avvolgenti.
Nel bagno, il greige KK 4272 dona allo spazio un’eleganza discreta, accostandosi perfettamente con le ceramiche chiare e i dettagli in metallo argentato.
A casa di Michele
Mi reputo una persona eclettica nello scegliere i colori, mi piace sperimentare e non seguire le convenzioni cromatiche.
MicheleArchitetto e paesaggistaL’incontro tra il colore e le scelte progettuali restituisce un ambiente dinamico a questa villa francese, in cui interno ed esterno si fondono in perfetta armonia.
Attraverso una sapiente combinazione di elementi classici e scelte più audaci, Michele ha raggiunto l’equilibrio fra modernità e tradizione.
